ESTATE NEL NORD EUROPA

 

Questo viaggio è stato il più lungo tra tutti quelli che abbiamo fatto: ben 7.200 km, tutti in macchina. Abbiamo toccato la Francia (2 giorni a Eurodisney), il Belgio (2 giorni), l’Olanda (5 giorni), la Danimarca (6 giorni), la Svezia (qualche ora), per poi tornare attraverso Germania e Austria. Un itinerario meraviglioso, che ci ha permesso di visitare paesi molto diversi l’uno dall’altro, e diversi, nel bene e nel male, anche dal nostro. Abbiamo prenotato noi tutti gli hotel tramite Internet.

 

Domenica 5 agosto 2007

Caricata la nostra 407 SW, verso le 3.00 siamo partiti alla volta di Parigi. Alle 7 eravamo già a Chantillon, dove abbiamo fatto colazione (caffé, latte macchiato, 2 brioches: 4,00 €). Prima delle 8 abbiamo passato il tunnel del Monte Bianco (pedaggio di 32,30 €). Per strada abbiamo fatto gasolio, pagandolo 1,27 €/litro (come in Italia). Pedaggi fino a Bussy Saint Georges (20 km a est di Parigi): 3,50 + 1,70 + 38,80 = 44,00 €.

 

Verso le 15.00 siamo arrivati all’hotel Campanile (www.campanile-marne-la-vallee-bussy-saint-georges.fr/index.aspx). La camera (75,00 € a notte) era carina ma molto piccola, discretamente pulita, con aria condizionata, con possibilità di prepararsi the o caffé. Colazione a parte: 8,00 €. Riposino e cena in camera con i panini portati da casa.

 

 

Lunedì 6 agosto 2007

Il cuscino di Layla era troppo grosso e alto. Risultato: ha dormito non troppo bene e alle 4.00 era già sveglia. Colazione in camera. Verso le 9.00 abbiamo preso la RER, che si trova a poche centinaia di metri dall’hotel (4,10 €). Arrivati al parco, abbiamo optato per il solo ingresso a Eurodisney (46,00 €). Il biglietto cumulativo con i Walt Disney Studios costava 56,00 €. All’ingresso gli addetti alla sicurezza hanno perquisito i nostri zainetti.

 

                                   

           

 

 

Il parco è suddiviso in 5 aree a tema: Main Street, Adventureland, Frontierland, Fantasyland, Discoveryland.

 

 

                       

                       

 

 

 

All’inizio della Main Street abbiamo preso il trenino che corre attorno al parco, e si ferma presso tutte le altre 4 aree tematiche.

 

 

                       

           

 

Poi siamo andati nella Frontierland dove, secondo noi, c’è la più bella attrazione del parco: il “Big Thunder Mountain”, che abbiamo fatto due volte! Si tratta di una specie di montagne russe, che vanno anche sottoterra nel buio più totale! Guarda il video di tutto il giro!

 

All’uscita c’è la possibilità di prendere la foto, che costa ben 15,00 €! Accettiamo il furto legalizzato (il primo di questa vacanza, ne subiremo altri...) e la prendiamo. C’è anche la possibilità di prenderla completa di cornice (piccola 25,50 €, grande 27,00 €). Visto che pioveva molto, abbiamo deciso di comprarci dei poncho: ben 8,00 € l’uno! E con questo fanno due furti! Smesso un po’ di piovere, abbiamo fatto un giretto sul battello a vapore.

                       

           

 

 

Ci siamo spostati poi nella Adventureland, dove abbiamo fatto subito i “Pirates of Caribbean”, tipo i “Corsari” di Gardaland ma più belli.

 

 

 

Poi ci siamo tuffati nella Fantasyland, l’area per i più piccoli, dove abbiamo fatto alcune attrazioni. Pranzo nella pizzeria “Bella Notte”, dove per una pizza, delle penne alla bolognese, un’insalata, un’acqua e una coca, abbiamo speso 22,15 €.

 

                       

 

Nel pomeriggio siamo andati nella Discoveryland, dove c’è un’altra attrazione molto divertente: il “Buzz Lightyear Laser Blast”, anche questa fatta due volte! Si è seduti in due su una navicella, che può ruotare su se stessa manovrando un joystick, e durante il percorso bisogna colpire dei bersagli con la propria pistola laser. Primo giro: Claudio 19.200 punti, Layla 5.500. Secondo giro: Claudio 47.400 punti, Layla 24.100. Insomma, piloti interplanetari! Carino anche il film in 3D “Honey, I shrunk the audience”, che si può seguire in italiano tramite delle cuffie. Divertentissime le macchinine “Autopia”!

                       

                       

 

Alle 19.00 abbiamo visto la bella parata dei carri allegorici rappresentanti varie fiabe. Dopo un paio d’ore volevamo cenare, ma girando per il parco abbiamo scoperto che tutti i locali chiudono alle 21.00, tranne quelli sulla Main Street! Abbiamo così ripiegato sul “Casey’s Corner”, dove per due menù con crocchette di pollo, patate fritte, acqua e coca, abbiamo speso 19,90 €.

                       

                       

 

Verso le 23.00 abbiamo visto i bellissimi fuochi d’artificio, accompagnati da luci e musica, che illuminavano il bellissimo castello che domina sul parco. Nel frattempo però tutte le varie aree venivano via via chiuse, e quindi ben prima delle 24.00, ora di chiusura ufficiale, si era di fatto “costretti” ad uscire. Presa la RER, verso le 00.15 eravamo in hotel.

                       

                       

                       

                       

 

Martedì 7 agosto 2007

Ci siamo svegliati verso le 7.00. Alla reception abbiamo pagato l’albergo (150,00 €) e abbiamo chiesto se potevamo lasciare l’auto nel parcheggio fino alle 15.00. Permesso accordato. Siamo arrivati al parco verso le 9.00, così prima di entrare ai “Walt Disney Studios” abbiamo fatto un breve giretto nel “Disney Village”, tra ristoranti, bar, discoteche, cinema, negozi e quant’altro.

 

                       

                       

                       

                       

 

Alle 9.30 siamo entrati negli Studios (46,00 € a testa). Abbiamo fatto subito quella che per noi è la più bella attrazione: lo “Studio Tram Tour”, un affascinante e spettacolare viaggio in uno studio cinematografico (guarda il filmato)!

                       

                       

                       

 

Molto carino anche il “Cinemagique”, un film con molti effetti speciali. Poi abbiamo visto l’esibizione degli stuntmen “Moteurs... Action!”, veramente molto spettacolare (guarda i filmati 12)! Il parco era animato da vari spettacolini, i cui protagonisti erano personaggi Disney. C’era anche il cantiere per la costruzione di una nuova grande attrazione.

 

                       

                       

                       

                       

 

 

Pranzo al self-service “Rendez-Vous des Stars”, dove per delle penne alla bolognese, due insalate, un piattino di formaggi, una macedonia e una bottiglia di minerale, abbiamo speso 32,55 €.

 

 

Verso le 14.40 abbiamo preso la RER, siamo tornati all’albergo e, ripresa l’auto, ci siamo diretti verso il Belgio.

In autostrada c’erano molti controlli della Gendarmerie. Verso le 17.45 siamo arrivati al confine (pedaggio 12,40 €), dove ci siamo fermati per una sosta. La zona era semi-abbandonata, c’era solo un piccolo bar con un bagno (0,30 €), entrambi molto sporchi. L’autostrada percorsa per arrivare al nostro hotel, soprattutto nel primo tratto, era in un pesante stato di degrado, con un pessimo asfalto, folta vegetazione ai bordi, cartelli autostradali vecchi e spesso rotti. Le indicazioni autostradali sono in verde, come da noi. I limiti di velocità non sono segnalati, bisogna saperli.

Avevamo prenotato l’hotel (AC Wavre Nord) nella cittadina di Wavre, a circa 30 km dal centro di Bruxelles. Alla reception però abbiamo avuto una brutta sorpresa: la signorina, in un inglese stentatissimo, ci ha spiegato che l’hotel era inagibile a causa dei danni provocati dall’alluvione di qualche giorno prima. Così ci ha dirottati su un altro hotel dall’altra parte della città, un Best Western (www.wavrehotel.be), dove ci hanno fatto lo stesso prezzo di quello pattuito nell’altro: 77,00 € a notte, colazione inclusa. Alla reception ci hanno dato la chiave e... il telecomando della televisione! Boh! Comunque è stato uno dei pochi hotel dove abbiamo potuto vedere almeno Rai Uno. La stanza era abbastanza grande e pulita.

Cena nel ristorante dell’hotel, dove abbiamo ordinato un piatto di carpaccio, uno di salmone, un piattino di formaggi, una omelette, due minerali, spendendo circa 32,00 €. I piatti erano molto ben curati, ma soprattutto buonissimi!

                       

                       

 

Mercoledì 8 agosto 2007

 

Sveglia alle 7.30, abbondante colazione e poi alle 9.15 partenza per le grotte di Hotton. L’entrata costa 8,00 € (luglio-agosto aperte ore 10.00-18.00), ma le grotte non sono nulla di eccezionale. Si sviluppano molto in lunghezza, si scende circa 70 metri sotto terra, e per risalire gli ultimi 35 c’è un ascensore.

 

                       

 

Siamo poi andati a Bruxelles e abbiamo lasciato l’auto al parcheggio gratuito del Brupark, vicino all’Atomium. L’entrata costa 9,00 €. Con un ascensore velocissimo (5 metri al secondo) siamo saliti sulla palla più alta, dalla quale si gode un bellissimo panorama.

                       

                       

 

C’è anche un ristorante self-service, dove ci siamo fermati a pranzare. Per un involtino di pollo con prosciutto e besciamella, contorno di patate, involtino con carote e piselli, macedonia, 2 bottigliette d’acqua (3,50 € l’una), abbiamo speso 31,00 €.

                       

 

Scesi dall’Atomium, siamo andati al Brupark. Una parte è dedicata a giochi acquatici con vari scivoli, mentre l’altra è ricca di ristorantini e locali.

                       

 

Da lì si accede alla Mini-Europe (12,20 € a testa, con 1,00 € di sconto grazie ad un coupon preso in albergo). All’entrata c’è la possibilità di farsi la foto con la mascotte. Il parco è molto carino! Ci sono 4-5 luoghi italiani, ma manca del tutto Roma! Mah! Ogni monumento ha un bottone che, azionato, fa partire dei rumori particolari, musichette tipiche e anche gli inni nazionali.

                       

                       

                       

 

 

Presa l’auto, siamo andati in centro e abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio sotterraneo “Ecuyer-Schildknaap” in Rue de la Fourche. Abbiamo percorso la via pedonale piena di ristoranti, con i camerieri all’ingresso che ti invitano ad entrare, e le Galeries Royales de Saint-Hubert.

 

                       

 

Passaggio sulla Grand’ Place, molto bella e affascinante, e poi al Manneken Pis (piccolissimo!). Sotto la volta della Maison de l’Etoile (sulla Grand’ Place) c’è una statua in bronzo dell’eroe Everard ‘t Serclaes, che nel 1356 liberò la città dall’occupazione fiamminga. Dicono che toccarla porti fortuna...

                       

                       

                       

 

Da ricordare anche che il Belgio è la patria del cioccolato, e camminando per le strade del centro è impossibile non rendersene conto...

                       

 

Abbiamo cenato al ristorante “La luna di Venezia” in Rue Gretry, dove abbiamo ordinato un menù con insalata mista esotica, penne vegetariane, macedonia, un menù con insalata e salmone, spaghetti alla carbonara, mousse al cioccolato, acqua gasata e Coca: totale 32,30 €.

                       

                       

 

 

Breve passeggiata fino alla cattedrale di St-Michel, e poi via verso il nostro hotel, passando sotto l’Arco di Trionfo del Cinquantenario e sotto ad una grande fontana. Da sottolineare che uscire da Bruxelles e prendere la strada giusta è quasi impossibile senza navigatore (noi per fortuna l’avevamo), anche perché recentemente hanno cambiato le sigle delle autostrade.

 

Siamo rientrati in hotel verso le 22.30, e ci siamo accorti che in stanza non c’era più la nostra spugna da bagno... mah...

 

Giovedì 9 agosto 2007

Sveglia alle 7.30, fuori c’era una pioggerellina fastidiosa. Pagato l’hotel (187,00 €), siamo andati al vicino Centro Commerciale per fare un po’ di spesa. Poi partenza verso l’Olanda! Abbiamo imboccato la E19 per Anversa, e verso mezzogiorno siamo entrati in Olanda. Non era segnalato il confine, c’era solo un cartello con il limite di velocità e un benvenuto in Olanda in lingua inglese. Le autostrade erano molto belle, l’asfalto di tipo drenante.

Prima di Utrecht ci siamo fermati in un autogrill, dove abbiamo pranzato. Non l’avessimo mai fatto... Abbiamo preso due piatti di pasta fredda con aglio, prezzemolo, formaggio, peperoni verdi e rossi e salsina tipo pesto, un’insalata con cappuccio, uvetta, pera, pinoli e cipolla, un’insalata con carote, olive nere e piselli in agrodolce, della frutta a pezzi, un’acqua e una coca, per un totale di 23,90 €. I piatti erano quasi immangiabili! Mai assaggiato niente di più tremendo!

                       

 

Avevamo prenotato al Tulip Inn di Amersfoort (www.tulipinnamersfoort.nl), dove siamo arrivati nel primo pomeriggio. Alla reception ci siamo registrati e abbiamo pagato subito (300,00 € per cinque notti, senza colazione). L’albergo era molto bello e immerso nel verde. La nostra stanza era molto grande, arredata con mobili moderni, e provvista di balcone.

                       

 

Visto che era ancora presto, abbiamo deciso di andare a visitare subito il “Paleis Het Loo” ad Apeldoorn. Una curiosità: prima di arrivare a destinazione, siamo arrivati ad un passaggio a livello, che si è chiuso, dopo 20 secondi è passato il treno e si è riaperto subito. Qualcuno ha mai visto nulla del genere in Italia??? Il parcheggio costava 3,00 €, l’entrata 9,00 €. Il palazzo era abbastanza carino, ancora ben arredato. Alle 16.45 volevamo visitare i giardini, ma siccome il complesso chiudeva alle 17.00, era già tutto sprangato! Gli olandesi sono molto gentili e sorridenti, ma quando si tratta di chiudere non si ritarda un minuto! Il parco all’esterno chiudeva invece alle 18.00.

                       

 

Ci siamo poi spostati a Utrecht, dove l’unica cosa veramente interessante è la Domtoren, che con i suoi 112 metri d’altezza è la torre più alta d’Olanda. Abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio “Springweg”, a 2,50 € l’ora. Abbiamo fatto un giro nelle vie pedonali del centro, quando abbiamo percepito il bisogno di andare in bagno... però non c’era ombra di bagni pubblici... Così siamo entrati in un piccolo bar con il kebab, abbiamo ordinato delle patatine fritte e una coca (3,20 €), e ci siamo potuti liberare...

                       

                       

 

In centro ci sono alcuni coffee-shop e tanta gente “alternativa”. La città, tipicamente universitaria, non possiede una vocazione turistica: i ristoranti sono rarissimi, ci sono soprattutto locali per giovani. Abbiamo quindi mangiato in un self-service al primo piano di un Centro Commerciale. Abbiamo preso due croque monsieur, due pezzi di pizza, due acque minerali, spendendo 11,40 €. Infine ritorno in hotel.

                       

             

Venerdì 10 agosto 2007

Sveglia ore 7.00, partenza ore 8.00, direzione Alkmaar. Per strada abbiamo fatto gasolio, a soli 1,01 €/litro. Abbiamo parcheggiato al Singel Garage, vicinissimo al centro. Consigliamo di arrivare presto, perché altrimenti bisogna parcheggiare lontanissimo. Infatti di prima mattina c’era un’autentica folla di gente. Anche perché era il giorno del famoso e molto folkloristico mercato del formaggio, che si svolge sulla piazza principale del paese.

 

                       

                       

                       

                       

                                   

                       

                       

                       

                       

 

Dopo un giretto per le viette del centro, siamo andati a riprendere l’auto. Sulla strada per Bergen notiamo come in Olanda anche le strade più strette siano sempre e comunque fornite di pista ciclabile! Notiamo inoltre le numerose abitazioni con il tetto ricoperto da uno strato di paglia pressata.

 

                       

 

 

A Camperduin, dove ci siamo fermati (3,00 € il parcheggio per tutto il giorno), si può accedere alla spiaggia e vedere bene la diga di sabbia che separa il mare dalla terra. Assolutamente da non perdere!

 

                       

                       

 

Abbiamo poi proseguito verso Petten, dove ci siamo fermati al Café Ristorante “De Jonges”. Abbiamo preso due piatti con hamburger, patate fritte e insalata mista, due omelette al formaggio e pomodoro con verdure e pane, due acque minerali, per un totale di 26,80 €.

                       

 

Assolutamente sazi per quanto avevamo mangiato, ci siamo diretti verso Den Helder e poi per la Afsluitdijk, una diga lunga 25 km che taglia letteralmente in due il mare. Circa a metà c’è un parcheggio e un ponte che dà la possibilità di andare dall’altra parte. C’è anche un self-service e un piccolo negozio di souvenirs.

                       

 

 

 

Passando per Leeuwarden, siamo poi arrivati fino a Holwerd, o meglio, il punto dove attracca il traghetto per l’isola Ameland.

 

Siamo poi scesi fino a Giethoorn, dove abbiamo parcheggiato gratis. Abbiamo fatto un giretto per viette e ponticelli. Essendo tardo pomeriggio, non c’era assolutamente nessuno per strada, erano tutti rintanati nelle loro casette... Si possono anche affittare delle barchette a motore.

                       

                       

                       

                       

 

Infine ci siamo diretti verso il nostro albergo, con l’intenzione di mangiare in autogrill. In quello di Nunspeet alle 21.00 era già tutto chiuso, e non si poteva mangiare più nulla! Allora abbiamo proseguito, e per fortuna abbiamo visto, fuori dall’autostrada, un Mc Donald’s e un “Pizza & Pasta”. Abbiamo optato per il secondo, dove con 18,50 € abbiamo preso un piatto di spaghetti, una focaccia con gorgonzola, rucola, pomodoro e noci, un litro d’acqua gasata. Sinceramente era tutto molto buono! Con il conto ci hanno portato delle caramelle... era forse un “invito” alla mancia? Nel dubbio, abbiamo lasciato qualcosa. Poi rientro in hotel.

                       

 

Sabato 11 agosto 2007

Sveglia alle 7.00, partenza ore 8.30. Siamo passati da Utrecht per vedere da fuori il castello “De Haar” (aperto 11.00-16.00), molto suggestivo.

                       

 

Ci siamo poi diretti ai mulini di Kinderdijk. Trecento metri prima dell’ingresso c’è un grande parcheggio gratis, mentre proprio davanti c’è n’è uno più piccolo (4,50 € per due ore). Abbiamo preso il battello (3,00 € a persona, durata ½ ora) che percorre il canale contornato da 19 mulini settecenteschi, davvero bellissimi! Il mulino n° 2 si può visitare pagando 3,00 €. All’interno ci sono ancora i lettini, la cucinetta, e si può vedere dall’interno il meccanismo del mulino.

 

                       

                       

                       

 

 

Abbiamo mangiato al bar-ristorante posto all’ingresso. Presi due plumcake olandesi al prosciutto e formaggio, un panino con prosciutto e formaggio, patatine fritte (nel cono!) e due bicchieri d’acqua per un totale di 22,00 €.

 

 

Un’ora e un quarto di strada e siamo arrivati a Zaanse Schans, dove c’è un piccolo villaggio ricostruito del ‘700. Si paga il parcheggio (6,50 € per tutto il giorno), ma la visita è gratis. Il villaggio è molto bello, ci sono anche dei mulini visitabili con 2,50 €. Il villaggio è costituito da negozietti di vario tipo, deliziosi ponticelli e casette private. Con 6,00 € si può fare un giro di 45’ a bordo di un battello lungo un canale che costeggia il villaggio.

                       

                       

                       

 

Ci siamo fermati al ristorante “De Hoop op”, del 1717, dove abbiamo ordinato due succhi di frutta (fatti al momento) a 3,00 € l’uno. C’era un costante odore di formaggio che permeava l’aria! Alle 16.30 i camerieri hanno cominciato a raccogliere tavoli e sedie, in modo che non si sedesse più nessuno, visto che alle 17.00 dovevano chiudere! Per la precisione, il villaggio rimane aperto, chiudono tutti i negozi e i locali.

 

Passando per Broek in Waterland, siamo poi andati a Volendam. Parcheggio gratuito a due passi dal centro. Bel paesino caratteristico con un molo pieno di barche, anche antiche. Nel negozio ufficiale dell’Ajax abbiamo preso un po’ di gadgets. Il proprietario è stato molto gentile, ci ha regalato due portachiavi in porcellana! Il paese, pieno di locali e ristoranti, è molto frequentato dai turisti, ma anche dagli olandesi, soprattutto giovani.

                       

                       

 

Per anticipare la ressa, siamo andati al “De lunch haven restaurant” che non erano ancora le 19.00! Ordinati un piatto con hamburger, patatine e insalata, e un piatto con calamari, patatine e insalata, due acque minerali da 0,25 €, per un totale di 18,10 €.

                       

 

 

Siamo infine andati a Marken, dove alla sera il parcheggio è gratuito (di giorno forse si paga). Attraverso le viette di questo bellissimo paesino, siamo arrivati fin sul molo, dal quale abbiamo goduto uno splendido tramonto! Rientro in hotel verso le 22.30.

                       

                       

                       

 

Nota: i luoghi di interesse sono indicati solo nelle immediate vicinanze, come anche le indicazioni per le città e le autostrade all’interno delle città stesse. Senza navigatore qualche volta sarebbe stata dura...

 

Domenica 12 agosto 2007

Sveglia ore 7.00, partenza ore 8.00, direzione Amsterdam. Abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio “Transferium” (P+R) in Zuidoost, proprio sotto l’Amsterdam Arena. Si pagano 5,50 € per tutto il giorno, purché si utilizzino i mezzi pubblici (alla biglietteria vengono dati fino a 2 biglietti per la metro (a/r), poi quando si ritorna indietro li si presenta timbrati). Altrimenti si paga la tariffa oraria. Appena fuori dal parcheggio c’è la stazione della metropolitana, dove abbiamo preso la numero 54 per la stazione centrale. Appena fuori c’è un immenso parcheggio per le biciclette, roba da non credere...

                       

 

Poi tram 13 (o 17) per la casa di Anna Frank (al n° 263 di Prinsengracht). C’era una fila lunghissima, ma ce la siamo cavata prima di quanto pensassimo. Dentro si possono portare solo degli zaini piccoli, purché messi davanti. L’ingresso costa 7,50 € a persona, opuscolo in italiano. L’alloggio è ora un museo, in cui si ha la possibilità di rivivere in prima persona ciò che è avvenuto in quel luogo. Le stanze sono state mantenute nel loro stato originario. Sono prive di mobilio perché furono sgomberate dopo l’arresto. Sono esposti oggetti originali dei “clandestini”, fotografie e documenti. Vi si trova pure il primo diario originale di Anna Frank, davvero molto toccante...

                       

 

 

 

Spuntino al bar della casa: presi un muffin, una ciambella e due spremute per 8,20 €.

 

 

Abbiamo ripreso il tram fino alla stazione e poi la metro per lo stadio, che abbiamo visitato con il turno delle 13.30. La visita guidata, della durata di un’ora, costa 9,00 € a testa. Prima di entrare, breve puntatina allo shop e al museo, che custodisce bellissime maglie e alcuni risultati interessanti...

                       

                       

                       

 

 

 

Con il tour si visita lo stadio, ma non gli spogliatoi. Breve conferenza stampa di Claudio, e poi via sul terreno di gioco, dove c’è un fotografo che, a richiesta, ti scatta una foto-cartolina (4,00 €). All’uscita c’è una macchinetta che, con un euro, schiaccia una moneta da 5 centesimi e gli stampa sopra lo stadio.

 

                       

                       

                       

 

 

 

In un chiosco appena fuori dallo stadio, abbiamo preso due panini e un’acqua minerale, spendendo 8,80 €.

 

 

Tornati alla stazione con la metro, abbiamo imboccato la Damrak. Proprio all’inizio c’è il Sex Museum, che abbiamo visitato spendendo 3,00 €.

                       

 

 

Arrivati alla Dam, affollata di gente, abbiamo visto gli Hare Krisna che, per poco più di 1,00 €, distribuivano del cibo (non sappiamo bene di che natura...) prelevandolo da dei bidoni di plastica e mettendolo su piatti di cartone. Noi abbiamo preferito rinunciare...

 

                       

                       

 

Stavamo percorrendo la Nieuwendik, via pedonale piena di negozi e coffee shop, quando improvvisamente si è messo a diluviare... Giro sulla Spuistraat, che doveva essere una via gay, visto che c’erano molti locali “dedicati”, e breve visita al Centro Commerciale “Magna Plaza” sulla Nieuwezijds Voorburgwal. Ritorno in stazione lungo la Damrak, poi metro per lo stadio.

                       

Ripresa l’auto, siamo tornati al Pizza & pasta “Bellini’s”, appena fuori dall’autostrada a Harderwijk. Ordinati spaghetti alla carbonara, pizza 4 formaggi e una S. Pellegrino, per un totale di 24,25 €.

                       

 

Nota: in Olanda non c’è una cucina propria, ma un insieme di cucine di altri paesi. La pasta si trova solo condita alla bolognese e alla carbonara.

 

Lunedì 13 agosto 2007

Sveglia ore 7.30, partenza ore 9.00. Prima di andare ad Amsterdam, abbiamo un po’ girato la città di Amersfoort alla ricerca di un supermercato, ma è stato difficilissimo! L’abbiamo trovato solo vedendo una signora per strada con la borsa della spesa!

Ad Amsterdam abbiamo lasciato l’auto nel solito parcheggio “Transferium”, poi metro fino alla stazione. Abbiamo quindi preso il tram 24 e siamo andati alla fabbrica Heineken. All’entrata si pagano 11,00 € per la visita, e ti vengono dati 3 gettoni, validi per 3 consumazioni, e un gettone per un regalo che si ritira all’uscita (una bottiglietta di alluminio che si apre a metà, con dentro un cavatappi griffato Heineken). All’inizio si vede tutto il procedimento di fabbricazione della birra.

                       

 

E’ molto divertente, ci sono anche filmati dinamici, tra cui quello della bottiglietta che compie il percorso dalla fabbrica al bevitore finale. Ci sono vari giochi interattivi e anche la possibilità di spedire foto e video via email. C’è anche una specie di “set cinematografico”, dove si può fare un video con la propria immagine dentro uno sfondo, a bordo di una barchetta olandese sulla quale si balla a ritmo di musica (guarda il nostro filmato)! Per chi vede da fuori è una cosa esilarante!

                       

                       

 

 

Tram fino alla Damrak. Abbiamo pranzato al ristorante “Napoli”, dove per degli spaghetti al tonno, delle penne all’arrabbiata, un’insalata mista e due acque minerali, abbiamo speso 32,00 €.   

 

                       

 

Per comprare dei francobolli siamo dovuti andare fino all’ufficio postale in Raadhuisstraat, vicino alla Dam (popolata da numerosi artisti di strada). Transitando sulla Spuitstraat abbiamo visto le prime “vetrine”.

                       

                       

 

Vicino alla stazione abbiamo preso il battello “Lovers”, che in un’ora fa il giro dei principali canali della città. Assolutamente da vedere le tipiche case sull’acqua e la casa più stretta del mondo! Costa 9,00 € a persona, ma secondo noi ne vale la pena.

                       

                       

                       

 

Poi siamo andati nel quartiere a luci rosse, dove nel tardo pomeriggio c’erano già diverse ragazze in “vetrina”, oltre a numerosi coffee shop.

                       

 

Cena al Mc Donald’s in Nieuwendijk, dietro la Damrak. Presi due panini, patatine fritte, crocchette di pollo, insalata, acqua e coca, per un totale di 16,05 €. Probabilmente si tratta del Mc Donald’s più sporco d’Europa: pavimento appicicaticcio, sporcizia dappertutto, bibite rovesciate a terra, sacchi di immondizia davanti ai bagni, divanetti rotti!

                       

 

Ultimo giretto nel “Red Light District” (che nel frattempo si era notevolmente animato...), e poi rientro in hotel.

 

Martedì 14 agosto 2007

Sveglia ore 8.00, partenza ore 9.30, destinazione Danimarca. Prima di uscire da Amersfoort, un episodio curioso: una signora (che evidentemente ci ha visto procedere un po’ troppo spediti) ha affiancato la nostra auto e a gesti ci ha consigliato di andare piano perché, sopra i semafori, c’erano delle postazioni autovelox.

Verso mezzogiorno (!!!), nel primo autogrill in terra tedesca, abbiamo fatto colazione. Per un caffé, un latte freddo e due brioches abbiamo speso 6,40 €. Verso le 14.00 ci siamo fermati in un autogrill nei pressi di Sottrum e abbiamo pranzato. Abbiamo preso due panini, un piatto con patate e pancetta, un piatto con patate, pancetta e pollo, pane, due acque gasate, per un totale di 19,50 €.

 

A Grossenaspe ci siamo fermati ad un altro autogrill per fare gasolio (1,184 €/litro), e lì ci siamo resi conto di essere davvero in Germania. Il totale era di 58,08 €. Ho dato 60,00 € e 7 centesimi per favorire il resto. La cassiera, grande come un armadio a due ante, piuttosto di darmi 2 euro perdendo così 1 centesimo, ha rifiutato in malo modo gli spiccioli e ha preferito darmi 1,92 € di resto. Pazzesco!

La strada per arrivare al nostro hotel in Danimarca è stata noiosissima! Comunque verso le 18.40 siamo arrivati all’hotel “Fangel Kro” (www.fangelkrooghotel.dk), circa 10 km a sud di Odense. La camera costava 650 Corone Danesi (d’ora in poi DKR), cioè circa 87,00 €, colazione compresa. Essendo fuori dalle rotte turistiche, nell’hotel c’erano solo ospiti danesi. La camera era appena stata ristrutturata e ridipinta, il mobilio era tutto nuovo e c’era un televisore a schermo piatto. Nonostante avessimo espressamente richiesto una “double room” (che tutti sanno avere il letto matrimoniale), ci siamo ritrovati in una “twin room” con i due lettini separati. Così alla sera li univamo, e alla mattina li rimettevamo com’erano.

                       

                       

 

Ci siamo quindi messi alla ricerca di un Mc Donald’s, che abbiamo trovato lungo la circonvallazione cittadina. Presi due panini, patatine fritte, insalata, coca e acqua, per un totale di 148,25 DKR (20,00 €). Ci ha fatto un certo effetto usare una moneta che non fosse l’euro. Da notare che le monete da 1 e 2 Corone hanno un buco in mezzo!

 

Mercoledì 15 agosto 2007

Sveglia ore 7.45, partenza ore 9.15. Prima tappa della giornata: il castello di Egeskov. Il parcheggio è gratuito, l’entrata costa 110 DKR (15,00 €) se si visitano solo il parco, il labirinto e i musei (di auto e moto d’epoca), 165,00 DKR (22,00 €) con l’interno del castello. Il parco e i giardini sono molto belli, ci vogliono almeno 3 ore per girarli bene tutti. Divertente il labirinto, ci abbiamo messo più di un quarto d’ora per arrivare al centro! Deve essere bello anche l’interno del castello, che però noi non abbiamo visitato.

                       

                       

                       

                       

                       

                       

                       

                       

                       

           

Tornati verso Odense, ci siamo fermati al Centro Commerciale “Bilka”, dove all’interno c’è un “Quick Food”. Abbiamo ordinato una pizza capricciosa, un hamburger, patatine fritte, una coca, un’acqua e frutta fresca, per un totale di 158,00 DKR (21,00 €). Alla cassa ci hanno dato le bibite, e una misteriosa scatoletta di plastica con un numero e una lucetta. Quando questa cominciava a lampeggiare, voleva dire che pizza e panino erano pronti, e che quindi si potevano andare a ritirare.

                       

 

Ci siamo poi spostati a Kerteminde, dove con 105,00 DKR a testa (14,00 €) abbiamo visitato il “Fjord & baelt”, una specie di acquario dove veniva spiegata la vita marina nei fiordi. Ci sono molti giochi interattivi, e per questo è un luogo adatto soprattutto ai bambini. Ci sono vasche con otarie e delfini, una vaschetta piena di granchi che si potevano liberamente toccare (Layla l’ha fatto, io no...), e una vasca piena di razze mimetizzate sul fondale.

                       

                       

                       

 

Verso le 16.30 siamo andati a visitare i resti della nave vichinga a pochi km dal paese. C’è anche un piccolo museo. Mancando solo mezz’ora alla chiusura, il bigliettaio ci ha fatto pagare solo 30,00 DKR in tutto (4,00 €), invece di due biglietti da 35,00 DKR (4,50 €). Una famiglia arrivata alle 16.55 è stata fatta accedere alla nave senza farle pagare nulla. Dopo una breve passeggiata su un prato, si arriva ad una collinetta al di sotto della quale c’è una specie di “bunker” che custodisce i resti della nave vichinga (molto suggestiva).

Siamo andati poi a Nyborg, dove abbiamo fotografato l’ingresso del castello, che non è nulla di particolare, come pure il centro e il lungomare.

                       

                       

 

 

Infine a Odense, dove in quei giorni si svolgeva il festival dei fiori. In centro tutte le vie pedonali sono ornate di fiori, con riproduzioni di vari animali. Mc Donald’s in Kongensgade, dove abbiamo ordinato i soliti menù spendendo 128,25 DKR.

 

                       

                       

 

Giovedì 16 agosto 2007

Sveglia ore 6.45, partenza ore 8.15. Passato il bellissimo ponte sullo Store Baelt (205,00 DKR - 27,50 €), a Helsingor abbiamo visitato il Kronborg Slot (conosciuto anche come il castello di Amleto). Ci sono varie opzioni di prezzo. Il castello da fuori è imponente e maestoso, ma all’interno c’è poco da vedere. Bella invece la cappella e le casematte, un dedalo di stanzette e corridoi bui sotto il castello. Dall’esterno del castello si vedeva nitidamente la terra svedese.

                       

                       

                       

                       

 

Pranzo al Mc Donald’s appena fuori il paese. Per i soliti due menù abbiamo speso 135,50 DKR (18,00 €).

Spostatici a Hillerod, abbiamo visitato il castello Frederiksborg. Il parcheggio è gratuito, l’entrata costa 60,00 DKR (8,00 €). L’interno del castello è ancora completamente arredato. Bello anche il parco.

                       

                                           

                       

                       

                       

                       

 

Ripresa l’auto, alla periferia di Copenaghen abbiamo fatto gasolio a 8,79 DKR/litro (1,17 €/litro). Alla cassa ho chiesto di poter andare in bagno. Il ragazzo mi ha dato una bottiglia di plastica. Pensavo di doverla fare lì dentro, ma poco prima di appartarmi dietro a un cespuglio mi sono accorto che, attaccata al collo della bottiglia, c’era una chiave. Praticamente la bottiglia era il portachiavi...

Ci siamo poi diretti verso Malmoe, in Svezia, raggiungibile tramite un tunnel sottomarino e un ponte spettacolare. Al casello si poteva pagare con euro, corone danesi e corone svedesi. Noi abbiamo pagato 300 Corone Svedesi (SEK), corrispondenti a 32,50 €. Subito dopo l’uscita ci ha fermato la polizia. Un poliziotto svedese alto due metri ci ha chiesto, in inglese, come mai stavamo entrando in Svezia. La tentazione è stata quella di chiedergli che ...zzo gliene fregasse, ma abbiamo preferito dire semplicemente che eravamo turisti in Danimarca e che volevamo fare un giro a Malmoe. Mentre parlavamo, ha squadrato attentamente sia noi che l’interno dell’auto. Per l’armadio svedese era sufficiente, e siamo potuti ripartire.

In città abbiamo subito puntato allo stadio, dove lo shop era ancora aperto. Abbiamo comprato dei gadgets della squadra locale (334,00 SEK - 36,00 €) e fatto due chiacchiere con i ragazzi del negozio, parlando soprattutto di Zlatan Ibrahimovic che è nato proprio a Malmoe. Abbiamo fatto a tempo a fare due foto allo stadio, e poi è venuto giù un autentico diluvio.

                       

 

 

 

Siamo quindi andati nel quartiere dove si trova la “Turning Torso”, un grattacielo che si avvita su se stesso.

 

 

Volevamo cenare in una zona della città che sapevamo essere piena di ristoranti e locali, ma nelle vicinanze non abbiamo trovato un solo parcheggio aperto 24 ore, chiudevano tutti alle 19.00 o alle 20.00! Non ci siamo fidati a lasciare l’auto lungo la strada, non sapendo bene le modalità di parcheggio. Alla fine abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio di un Centro Commerciale, che chiudeva alle 19.00 ma il cui parcheggio era sempre aperto. Per un’ora abbiamo pagato 15,00 SEK (1,50 €). Ci siamo dovuti accontentare di un Mc Donald’s lì vicino, dove per i soliti due menù abbiamo speso 109,00 SEK (12,00 €). Da sottolineare che il locale chiudeva alle 21.30! Un’annotazione: nel Nord Europa ci sono i fast foods più “slow” d’Europa!

 

Ripresa l’auto, ci siamo diretti verso la Danimarca. Da sottolineare come alla sera l’imbocco del tunnel che passa sotto il mare sia ancora più suggestivo! Ritorno in albergo verso le 23.

 

                       

 

Venerdì 17 agosto 2007

 

 

Sveglia ore 7.00, partenza ore 8.30. Per andare nella capitale abbiamo dovuto ripassare il bellissimo ponte tra le isole.

 

                       

 

Arrivati a Copenaghen, proviamo un parcheggio a pagamento in centro. Ci vogliono 34,00 DKR (4,50 €) per le prime due ore, dalla terza ora 40,00 DKR (5,50 €). Però lo vieni a sapere solo all’ingresso, quindi sei comunque costretto ad entrare perché non puoi tornare indietro! Riusciamo a venire fuori subito senza pagare nulla. Ne proviamo uno un po’ meno in centro, il parcheggio sotterraneo “City Oost”. All’ingresso c’è un cartello scritto solo in danese con i loghi di tutte le carte di credito. Crediamo che si possa pagare ANCHE con le carte di credito, e quindi scendiamo lo stretto scivolo a chiocciola. Quando siamo quasi al centro della terra, arriviamo alla sbarra, e allora lì capiamo che si può usare SOLO la carta di credito. Si mette dentro la fessura, te la leggono, e quando esci rimetti dentro la carta e ti addebitano i soldi. Noi non ci fidiamo, e quindi desistiamo. Ma ora il problema è uscire! Layla decide di salire in superficie per fermare le macchine, così io posso salire contromano. Nel frattempo un signore ci vede in difficoltà, così all’interfono all’entrata dice all’addetto della cassa che c’è un’auto italiana che deve entrare e uscire subito. Mi fa alzare la sbarra, faccio il giro e vado all’uscita. Chiamo l’addetto all’interfono per farmi aprire, ma non risponde nessuno. Il signore di prima vede la scena, passa una card su un sensore, mi alza la sbarra e riesco a risalire. L’uscita è a cento metri di distanza dall’entrata, ma riesco a vedere Layla che è riuscita a bloccare l’ingresso di almeno venti auto in coda! La chiamo a gran voce e mi raggiunge come un fulmine! Nel frattempo siamo sempre più incazzati! Così optiamo per parcheggiare lungo la strada, pagando la tariffa oraria. Troviamo posto in una via fuori dal centro, e qui avviene il furto: 27,00 DKR (4,00 €) all’ora! La macchinetta accetta solo moneta e carte di credito, non denaro cartaceo! Meno male che avevamo fatto una grossa scorta di monetine! Butto tutto dentro e, per la modica cifra di 264,00 DKR (36,00 €), riesco ad ottenere la sosta fino alle 17.51!

Di corsa andiamo ad Amalienborg Plads per vedere il cambio della guardia davanti al Palazzo Reale. Ci arriviamo appena in tempo! Comunque il tutto dura quasi mezz’ora.

                       

                       

                       

                       

 

Ci rechiamo poi al Kastellet, una serie di piccoli edifici rossi adibiti a caserma dell’esercito danese.

                       

                       

 

Poi passiamo davanti alla chiesa russa ortodossa e visitiamo la Marmorkirchen.

                               

 

Ci ricordiamo che dalle parti del Kastellet c’era anche la Sirenetta, così torniamo indietro! Sono ormai le due del pomeriggio, e quindi ci fermiamo in un caffé all’aperto in un parco davanti al Kastellet. Ordiniamo un piattino di salmone, un piattino di formaggi, due bicchieri d’acqua gasata, per un totale di 278,00 DKR (38,00 €)! Secondo furto della giornata!

                       

                       

 

Sempre più incazzati, andiamo alla Sirenetta. Almeno quella è gratis!

                       

 

 

Sul canale Nyhavn abbiamo preso il battello della “DFDS Canal Tour”, giro rosso (quello che fa il tour completo). Costo 60,00 DKR (8,00 €) a testa, dura circa un’ora. Commentato in danese, tedesco e inglese. Il tour in italiano parte alle 17.35. Sinceramente per noi ne vale la pena.

 

                       

                       

                       

                       

                       

                       

           

Passeggiata sulla via pedonale che da Kongens Nytorv (piazza principale) arriva a  Radhuspladsen. Siamo poi andati alla macchina, perché stava scadendo il parchimetro. Abbiamo messo altri 102,00 DKR (14,00 €) per arrivare alle 22.00, ora dopo la quale non si paga più. Facciamo due conti: per circa 12 ore lungo una strada di periferia abbiamo speso 50,00 €.

                       

 

Sempre più incazzati, decidiamo di andare al parco divertimenti Tivoli, così almeno ci divertiamo e ci passa la rabbia. Arriviamo all’ingresso e scopriamo che, solo per entrare, si pagano 79,00 DKR (11,00 €) a testa! Poi tutte le giostre sono a pagamento! Si sta facendo sera e ormai siamo già lì, così decidiamo ad entrare. Tutto è carissimo: nella pizzeria all’interno del parco, una quattro stagioni costa 129,00 DKR, cioè 18,00 €!!! Altro furto legalizzato!

                       

                       

 

Abbiamo quindi ripiegato su un chiosco all’aperto dove abbiamo preso due hotdog, un piatto con carne e patatine, due coche, per un totale di 158,00 DKR (21,20 €). I bicchieri sono di plastica riutilizzabili, se li riporti indietro ti restituiscono 5,00 DKR (0,70 €). Per quanto riguarda il parco, è un’accozzaglia di giostre da luna park, nulla in confronto ai nostri Gardaland e Mirabilandia. Arriviamo in hotel alle 23.40.

                       

 

Sabato 18 agosto 2007

Pagati i 2.600,00 DKR (349,00 €) dell’hotel, alle 8.15 siamo partiti alla volta di Aarhus, dove avevamo prenotato due notti all’hotel Mercur (www.hotel-mercur.dk/en/home). Siamo arrivati troppo presto, il check-in si poteva fare solo dopo le 14.00. Comunque per una stanza “standard plus” si spendono 945,00 DKR (127,00 €) a notte. Per la cronaca, vicino all’hotel c’è un centro commerciale e un Mc Donald’s.

                       

 

Siamo quindi andati al Den Gamble By (http://www.dengamleby.dk/english.htm), un bellissimo villaggio dell’Ottocento completamente ricostruito, con figuranti in costume d’epoca! Per entrare si pagano 90,00 DKR (12,00 €), sicuramente i soldi meglio spesi di tutta la Danimarca! Ne vale davvero la pena! Parcheggio gratuito lungo la strada.

                       

                       

                       

                       

                       

                       

                       

                       

 

 

Ci siamo poi messi in autostrada, direzione Norresundby. Al primo autogrill abbiamo preso 4 panini e 2 bottigliette d’acqua, spendendo 157,00 DKR (21,00 €).

 

 

 

 

Arrivati a destinazione, siamo andati al Lindsome Hoje, una meravigliosa necropoli vichinga. C’è anche un museo, che si può visitare con 14,00 DKR (2,00 €).

 

                       

                       

 

Terza tappa della giornata è stata Grenen, a nord di Skagen, ossia il punto più a nord della Danimarca. Il parcheggio costa 10,00 DKR (1,50 €) l’ora. Per raggiungere la punta della spiaggia abbiamo preso il Sandormen, spendendo 20,00 DKR (2,50 €) a testa. Volendo si può anche fare a piedi, saranno al massimo un paio di km. Lo spettacolo è assolutamente incredibile: le onde dei due mari, provenienti da destra e da sinistra, si scontrano proprio sulla punta della spiaggia! Mai visto nulla di simile! Poco distante c’era anche una piccola foca!

                       

                       

                       

 

 

 

La tappa successiva è stata la chiesa “Tilsandede Kirche”, qualche km a sud di Skagen. Rimane solo il campanile, che emerge dalla sabbia.

 

Quinta tappa al Rubjerg Knude, un faro che emerge tra altissime dune di sabbia! Il parcheggio più vicino è molto piccolo (circa 10 auto), ma ce n’è uno più grande un po’ prima.

                       

                       

                       

 

Cena al Mc Donald’s prima di entrare in autostrada. Presi due panini, patatine, insalata, Coca Cola, spendendo 123,50 DKR (17,00 €). La Coca Cola era self-service, ne potevi prendere quanta volevi.

Arrivati all’hotel, alla reception ci danno una card con la quale entrare e uscire dal parcheggio sotterraneo. La stanza ha un arredamento un po’ vetusto, ma è comunque grande e curata. Ha anche un salottino con tavolo, sedie e televisore.

 

Domenica 19 agosto 2007

Sveglia ore 7.30, partenza ore 9.15, destinazione il parco “Legoland” di Billund. Il parcheggio costa 45,00 DKR (6,00 €), si paga agli sportelli automatici. L’entrata al parco costa 229,00 DKR (31,00 €). Il parco ha alcune giostre, ma vale la pena di andarci soprattutto per le incredibili ricostruzioni dei principali monumenti europei con i celebri mattoncini!

 

                       

                       

                       

                       

                       

                       

                       

                       

                       

                       

 

 

Abbiamo mangiato in uno snack bar all’aperto, dove per un piatto con pollo, patatine e insalata, un piatto con wurstel, patatine e insalata, coca, abbiamo speso 150,00 DKR (20,00 €).

 

 

Siamo poi andati al Viking Center di Ribe, un villaggio vichingo con comparse in costume. Durante la giornata ci sono anche dimostrazioni degli arcieri e dei falconieri. L’entrata costa 75,00 DKR (10,00 €), ma visto che mancava meno di un’ora alla chiusura, ci hanno fatto 65,00 DKR (8,50 €). Secondo noi sono soldi ben spesi.

 

                       

                       

                       

                       

                       

                       

                       

           

 

 

In centro a Ribe abbiamo fatto una breve passeggiata.

 

 

                       

                       

 

Rientrati in autostrada, ci siamo fermati in un autogrill dove abbiamo preso degli spaghetti alla bolognese, un piatto di pollo messicano con patatine, 2 bottigliette d’acqua, spendendo 163,50 DKR (22,00 €).

                       

 

Lunedì 20 agosto 2007

Pagati i 1890 DKR (254,00 €) dell’hotel, abbiamo direzionato l’auto verso casa. Per pranzo ci siamo fermati in un autogrill tedesco, dove abbiamo ordinato due pastasciutte, un’insalata, un piatto di patate, un panino, un brezel, una spremuta, due acque minerali, spendendo 35,75 €.

                       

 

Per la notte abbiamo prenotato al “Comfort hotel” di Melsungen (http://www.comforthotel-melsungen.de/index.html). La stanza costava 68,00 euro, colazione inclusa. La signora della reception non sapeva una parola di inglese, neanche i numeri! A gesti abbiamo capito che avevamo la stanza 222. Nonostante avessimo chiesto espressamente una camera matrimoniale, c’erano i lettini separati. I cuscini erano così inconsistenti da essere quasi inesistenti! Panino in camera e poi a nanna.

 

Martedì 21 agosto 2007

Alle 7.15 eravamo già in viaggio, dopo aver dormito malissimo! Abbiamo trovato una pioggia torrenziale fino a Monaco, dove è uscito il sole e ci siamo fermati in autogrill per pranzo. Per dei tagliolini al salmone, penne con le olive, due insalate miste, pane e due acque minerali, abbiamo speso 25,38 €.

                       

Siamo arrivati a casa in serata.

 

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