IL MISTERO DI NOTRE DAME
Parigi 1313. Il re Filippo il Bello, vuole inserire nella torre di Notre Dame un orologio meccanico in sostituzione delle campane. Per questo progetto viene chiamato un abile artigiano di nome Adam, inventore del primo orologio meccanico.
Ma purtroppo, quando l’opera sta per essere conclusa, Adam viene spinto giù dalla torre. Per indagare sull’omicidio viene chiamato l’inquisitore Jean, che sospetta subito di Rosemunde, un’attricetta di strada, la cui mamma fu condannata al rogo come eretica dallo stesso Jean, fidanzata con Jacques, fratello dello sfortunato Adam.
Nel contempo Jean trama contro il potente Nogaret, e tocca a suo nipote Pierre scoprire tali trame.
“Il mistero di Notre Dame” è un gioco a carattere didattico, dove si miscela la storia e il mistero di una Parigi medievale. L’architettura e i costumi sono rispettosi dell’epoca.
La struttura del gioco è un po’ particolare, in quanto si divide in 9 episodi, all’interno dei quali bisogna far agire Pierre, Jacques e Rosemunde. Ciascuno di loro deve compiere una missione, terminata la quale si passa al personaggio successivo.
A noi sinceramente non è piaciuto molto anche perché gli episodi in sé sono molto brevi, gli enigmi sono più che altro prove di abilità alcune delle quali a tempo, poi bisogna fare molta attenzione nello scegliere i dialoghi giusti perché sono determinanti per la continuazione del gioco, e per finire il problema del salvataggio. Facciamo un esempio: se si salva il gioco in un punto qualsiasi, magari prima di una prova dove è facile fallire, ricaricandolo non ci riporta a quel punto ma all’inizio della sequenza di quel personaggio. Perciò il gioco riprende dall’inizio dell’episodio e così bisogna ripetere ogni volta finché si passa vincenti la prova. Una vera tortura di nervi.
Conclusioni: a noi è piaciuto poco, oltretutto è pure breve, se togliamo le ore passate a ripetere più volte i vari episodi.