IL GUARDIANO DEL FARO

DEL "POETA" SERGIO BAMBARèN

 

“Il guardiano del faro” è il secondo libro che mi è stato regalato da Claudio, e quindi ha un valore affettivo molto forte…

E’ la storia di tre persone: l’ammiraglio, il surfista Martin e la bella Paola. Tre persone diverse tra loro, ma unite dallo stesso amore per il faro, che con tutta la sua maestosità si erge imponente sul mare.

Sergio Bambarén è un autore australiano, nato in Perù. In questo libro ci ha dato diversi insegnamenti di vita, uno in particolare: vivere la vita in maniera completa, cioè viverla intensamente e rischiando, se è il caso, tutto e solo per la tanto agognata e ricercata felicità.

Questo libro è molto piacevole da leggere in quanto, pur essendoci una storia d’amore, non è fortunatamente un anonimo romanzo rosa. Approfondisce, al contrario, altre tematiche, come il sentimento in ogni sua sfaccettatura, la libertà più assoluta, e i sacrifici necessari per raggiungere queste due cose.

Un altro aspetto molto particolare e piacevole di questo libro è la scrittura con il carattere blu, che fa vivere questo romanzo al lettore in assoluta serenità, verso un finale davvero emozionante.

Ma veniamo alla trama.

La storia racconta di Martin, un surfista amante dei viaggi, e Paola, molto dolce e amorevole verso la mamma malata. I due sono molto diversi: l’uno è uno spirito libero e indipendente, l’altra è ancora molto legata ai genitori. I due si incontrano per caso e si innamorano profondamente e intensamente, completandosi come fossero le due metà della stessa mela. 

Durante una passeggiata sulla spiaggia, accomunati dalla stessa passione per il mare, si ritrovano affascinati da un vecchio faro ormai abbandonato, e ricordano di una coppia che vi abitava e della pazzia dell’uomo dopo la morte della moglie. Incuriositi da questa tragica storia, chiedono ad un passante informazioni su dove si trovasse il guardiano del faro…

Il guardiano del faro, detto da tutti “l’Ammiraglio”, si trova in una casa di riposo poco lontana da lì, così decidono di andarlo a trovare. 

Lo trovano davanti ad una finestra, in una sedia a rotelle, con lo sguardo fisso davanti a sé e un disegno di un faro tra le ginocchia. Da lì capiscono che l’amore per il mare non l’ha mai abbandonato, e decidono di portarlo al faro, al suo faro…

Ed ecco la sua rinascita, la voglia di ritornare a vivere… e lo farà con talmente tanta passione da diventare fonte di insegnamento per i due innamorati. Ma fare la conoscenza dei due giovani è stato importante anche per lui, perché l’hanno fatto sentire ancora una volta “Guardiano della Luce”. E da qui ha inizio la poesia di questa storia…

 

A Claudio… il mio faro…    

 

 

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