IL SACRO E PROFANO DAN BROWN

 

Per il mio compleanno di tre anni fa, Claudio mi ha regalato (aiutato “velatamente” da me...) il thriller di Dan Brown “Il Codice Da Vinci”.

La storia è molto affascinante e, grazie ad una trama dal ritmo incalzante e ricca di colpi di scena, ha subito rapito la mia attenzione.

Il thriller inizia a Parigi, nella Grande Galleria del Museo del Louvre.  

L’anziano storico dell’arte Saunière, ferito a morte, con un ultimo disperato gesto si aggrappa a un dipinto del Caravaggio, facendo scattare l'allarme e l’immediata chiusura delle grate di ferro poste all'entrata della sala, sbarrando così volutamente la strada al suo inseguitore.

Il vecchio curatore, consapevole che gli rimangono solo pochi istanti di vita, si spoglia, si distende sul pavimento e prende la posizione dell’uomo di Vitruvio, il celeberrimo disegno di Leonardo da Vinci. Con le ultime forze che gli rimangono, accanto a sé scrive alcuni oscuri e misteriosi numeri e il nome di Robert Langdon, uno studioso di simbologia. A lui toccherà scoprire il mistero che si cela dietro i capolavori di Leonardo e, soprattutto, quali enigmi sconvolgenti e segreti spaventosi nascondono le opere di questo pittore rinascimentale.

 

Per prima cosa mi sento di precisare che questo è un romanzo, e non un libro storico. Esso rimane una storia fantastica, circondata però da riferimenti reali e da una tesi che alcuni studiosi abbracciano, ma che non possono confermare perchè non ci sono prove concrete, ma solo ipotesi. Quindi leggetelo a cuor sereno e non fatevi troppe domande...

 

Adorando la storia, ho trovato molto interessante la descrizione della più antica, potente e misteriosa società segreta, nota con il nome di Priorato di Sion. L’autore nasconde, all’interno di questa associazione, un segreto che potrebbe compromettere, nella versione tramandata dalla chiesa cattolica, i fondamenti stessi del Cristianesimo, e cioè il Santo Graal: uno dei più grandi misteri dell'umanità.

Del Santo Graal non dico nulla a riguardo, altrimenti rivelo una parte molto interessante di questo thriller, rovinando al lettore la voglia di leggerlo.

L’autore racconta come il Priorato si appresti a rivelare il segreto al mondo tramite il suo ultimo Gran Maestro, Jacques Saunière. Per impedire che questo avvenga, Saunière e i suoi principali collaboratori vengono assassinati.

Nel libro si parla anche dell’Opus Dei, un’associazione che collabora con le chiese locali per diffondere il messaggio di uno stile di vita, nell’ambito quotidiano, pienamente coerente con la fede. Dan Brown ne parla in termini estremamente negativi, tanto che il lettore è indotto a credere che responsabile degli omicidi descritti nel libro sia qualcuno di questa associazione. Di conseguenza il romanzo è stato definito “anticattolico” e “infondato”. 

 

Perchè l’autore ha scelto i capolavori di Leonardo da Vinci come “nascondiglio” dei segreti più sconvolgenti?

Ecco svelato l’arcano: la scoperta, storicamente appurata, della partecipazione del Maestro ad una società segreta di tipo massonico (Priorato di Sion) fa pensare che Leonardo abbia nascosto alcuni importantissimi segreti nei suoi capolavori (verità o leggenda?).

L’autore ipotizza che, nel dipinto dell’Ultima Cena, Leonardo abbia voluto mandare un messaggio segreto: l’apostolo seduto alla destra di Gesù non è Giovanni Evangelista, ma Maria Maddalena, personaggio basilare del romanzo.

Leonardo da Vinci è sempre stato circondato da un alone di mistero. La sua genialità veniva guardata spesso con sospetto. In quell’epoca non era facile concepire che un uomo potesse recarsi negli obitori per sezionare cadaveri. La Chiesa non capiva che lui lo facesse a fini scientifici, per comprendere meglio l'anatomia, ed era quindi propensa a scambiare il tutto per un’eresia.

Si diceva pure che Monna Lisa non fosse altro che l’autoritratto al femminile di Leonardo, ma la realtà ormai è ben nota a tutti: si tratta del ritratto della moglie di un certo Bartolomeo del Giocondo, da cui il nome “La Gioconda”.

 

“Il Codice Da Vinci” è un romanzo molto strano, dove ti vengono dei forti dubbi se non hai una fede di ferro...

Tutti noi sappiamo che la storia viene tramandata nel corso dei secoli sia tramite documenti scritti che verbalmente. E non puoi non pensare a quante verità possano essere state messe a tacere per giochi di potere o interessi finanziari, o a quanti documenti siano stati tenuti nascosti nella forma originale, o peggio ancora distrutti... Questo per dire che, se non c’è possibilità di scoprire la reale verità, è meglio non porsi tante domande dove le risposte risulterebbero molteplici e quindi assai inutili.

 

Non contenta della sola lettura, ho fatto alcune ricerche sulla chiesa di Saint Sulpice e uno studio molto accurato su 3 dipinti: “L’ultima Cena”, “La Gioconda” e “La vergine delle rocce”. Per approfondire ulteriormente l’argomento, leggerò a breve “I segreti del Codice” di Dan Burstein.

Di Dan Brown ho da poco acquistato anche il romanzo “Angeli e demoni”, che però devo ancora leggere.

 

Di una cosa sono convinta: questo libro ha ridato vigore al nome di Leonardo da Vinci in tutto il mondo, e questo non può che farmi piacere.

 

 

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