BLACK MIRROR
Questa avventura grafica tra il giallo e l’horror è un classico del suo genere. Fin dall’inizio ci si rende conto di trovarsi davanti ad un lavoro sorprendente e bellissimo, dove il giocatore si immerge immediatamente nell’atmosfera di mistero tra colpi di scena e momenti inquietanti ambientati nella vecchia Inghilterra.
La storia inizia con la morte violenta del vecchio studioso William Gordon nella torre del castello di Black Mirror.
Tutto avviene in un attimo.
William sta scrivendo a suo nipote Samuel Gordon, quando intuisce una presenza oscura che lo minaccia, ed ad un tratto tra tuoni e fulmini che scuotono la notte, una forza terrificante lo scaraventa dalla finestra della torre.
Così dopo questa morte violenta ritorna nell’antica magione dei Gordon, dopo dodici anni di assenza, il giovane Samuel.
Il nostro protagonista capisce immediatamente che la morte del nonno non è stata una disgrazia, infatti strani sogni inquietanti, premonizioni di morte, terrificanti visioni oniriche, gli fanno intuire una presenza demoniaca tra le mura del vecchio castello.
Qui capisce che sulla sua famiglia grava una maledizione legata all’esistenza di cinque chiavi sacre e che nelle fondamenta del castello giacciono segreti di sangue. Così Samuel decide di risolvere il mistero anche a costo di perdere la sua anima o addirittura di morire
Da qui possiamo capire che il nostro viaggio sarà dominato dalla pazzia, dalla morte e dalla crudeltà di un diabolico assassino.
Possiamo dire che la scenografia è accuratissima sia negli interni che negli esterni. Gli ambienti sono estremamente realistici e dettagliati.
La ricostruzione storica è sorprendente e in quest’atmosfera macabra e misteriosa le locazioni da esplorare sono numerosissime. Si visitano le cripte, i sotterranei, i passaggi segreti, i cimiteri e, udite udite, si aprono le tombe scoprendo cadaveri putrefatti…
Il sonoro è eccezionale in quanto c’è un continuo brusio di sottofondo, come ad esempio il cinguettare degli uccelli, la pioggia battente o i toni sospesi negli interni.
Tra un capitolo e l’altro ci sono dei filmatini che non sono altro che dei brevi flashes degli incubi e delle visioni del nostro protagonista Samuel Gordon.
Questo gioco ha diversi enigmi che non sono particolarmente difficili.
Possiamo dire che l’attività principale di Samuel è nel cercare di aprire le porte, ma questo gesto non risulta per nulla banale, in quanto per trovare le chiavi deve attraversare percorsi complessi come ad esempio delle scatole cinesi.
Ogni azione porta ad una conseguenza, in ogni momento ci si trova di fronte ad un enigma da risolvere. Ogni mossa del mouse può essere determinante per la continuazione del gioco.
Per finire possiamo dire che Black Mirror è una bellissima avventura grafica, appassionante e interessante, al punto che si rimanda continuamente il momento di interrompere.
E’ come leggere un libro giallo con molti personaggi, misteri ed enigmi che ti accompagna per tutto il viaggio da una grande curiosità.
Infatti l’assassino che sembra inafferrabile si rivelerà solo all’ultima scena e il nome dell’assassino è: … ovviamente non ve lo riveleremo in quanto è davvero una sorpresa!
Buon divertimento!