AMENOPHIS - LA RESURREZIONE

 

Questo gioco è l’ennesima avventura grafica ambientata in Egitto ma con due piccole variazioni: l’ambientazione è degli anni ’30 e il protagonista ha lo stile di Indiana Jones.

Alan Cameron viene contattato da una sua amica, Moira Mc Farley, direttrice del Museo del Cairo, per aiutarla a trovare una preziosa statuetta di Amenophis, misteriosamente scomparsa. Ma i guai sono appena iniziati: Moira viene rapita da una setta di adoratori di un’antica divinità egizia e degli archeologi nazisti faranno di tutto per impadronirsi della medesima statuetta.

La grafica è curata nei particolari, però gli interni mancano di sorpresa, sono un po’ troppo anonimi. Quando il gioco si svolge al Museo del Cairo vediamo solo superficialmente i due piani, infatti compaiono al nostro cospetto solo qualche inquadratura di corridoi, di qualche stanza che è priva di originalità e qualche flash sulla mostra centrale intravedendo alcuni reperti archeologici.

Buono e molto lungo il “capitolo” che si svolge sul battello del Nilo, tra stiva, cabine, bar e ponte. La parte più attiva e movimentata la troviamo sulla Valle dei Re, e quindi sulla terraferma.

Gli enigmi consistono nel cercare, osservare, raccogliere e utilizzare tutto ciò che abbiamo a disposizione, ovviamente bisogna unire al tutto una buona dose di fantasia. Non aspettatevi documenti da decrittare perché non ce ne sono, ma visto che il nostro protagonista è la brutta copia di Indiana, ci sono azioni che vanno eseguite in pochi istanti, dove in alcune azioni c’è anche il pericolo di morte, con rullo di tamburi accompagnato da una clessidra che fa scorrere il tempo, quindi dovete essere pronti a salvare prima che sia troppo tardi…

Un’ultima cosa: questo gioco è parlato in inglese, ma ovviamente sottotitolato e con documenti scritti in italiano.   

  

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